martedì 24 maggio 2016

L'amore (Gibran)


Indovina di che cosa parla Gibran in questo testo:

[...] come vi incorona così vi crocefigge.
E come vi fa fiorire così vi reciderà.
Come sale alla vostra sommità e accarezza i più teneri
rami che fremono al sole,
Così scenderà alle vostre radici e le scuoterà fin dove
si avvinghiano alla terra.
Come covoni di grano vi accoglie in sé.
Vi batte finché non sarete spogli.
Vi staccia per liberarvi dai gusci.
Vi macina per farvi neve.
Vi lavora come pasta fin quando non siate cedevoli.
E vi affida alla sua sacra fiamma perché siate
il pane sacro della mensa di Dio.


Io credevo parlasse dei figli, invece parla dell'amore.
Nella continuazione parla del rapporto tra un uomo e una donna, ma si adatta molto bene anche a quello con i figli....


Tutto questo compie in voi l'amore, affinché
possiate conoscere i segreti del vostro cuore
e in questa conoscenza farvi frammento del cuore della vita.
Ma se per paura cercherete nell'amore unicamente
la pace e il piacere,
Allora meglio sarà per voi coprire la vostra nudità
e uscire dall'aia dell'amore,
Nel mondo senza stagioni, dove riderete ma non tutto
il vostro riso e piangerete,
ma non tutte le vostre lacrime.

L'amore non da nulla fuorché sé stesso e non attinge
che da se stesso.
L'amore non possiede né vorrebbe essere posseduto;
Poiché l'amore basta all'amore.

Quando amate non dovreste dire: "Ho Dio nel cuore",
ma piuttosto, "Io sono nel cuore di Dio".
E non crediate di guidare l'amore,
perché se vi ritiene degni è lui che vi guida.

L'amore non vuole che compiersi.
Ma se amate e se è inevitabile che abbiate desideri,
i vostri desideri hanno da essere questi:
Dissolversi e imitare lo scorrere del ruscello
che canta la sua melodia nella notte.
Conoscere la pena di troppa tenerezza.
Essere trafitti dalla vostra stessa comprensione d'amore,
E sanguinare condiscendenti e gioiosi.
Destarsi all'alba con cuore alato e rendere grazie
per un altro giorno d'amore;
Riposare nell'ora del meriggio e meditare sull'estasi d'amore;
Grati, rincasare la sera;
E addormentarsi con una preghiera in cuore
per l'amato e un canto di lode sulle labbra.
Se hai voglia scrivi qui che cosa vorresti saper essere, saper trasmettere ai tuoi figli


ESSENZIALITA'




Che cosa è indispensabile procurarsi? Che cosa no? Che cosa ci si può costruire da soli?
Io mi sono fatta una ricerca tra conoscenti, libri e forum, e ti riporto volentieri il frutto dei consigli altri e della mia esperienza personale.



NANNA:

Per i primi mesi, se non si possiede una culla ereditata o prestata, si può usare la carrozzina, che però è un po' scomoda se viene usata anche per uscire. E' comodo se la culla si può dondolare o se almeno ha le ruote per poterla muovere avanti e indietro, ma niente dondola bene come un'amaca, noi la usavamo nei momenti difficili.

Eventualmente si può anche usare un lettino rendendolo più raccolto con cuscini in modo da far sentire la creatura contenuta.

I materassi per bambini di solito sono in poliuretano espanso, non molto traspiranti, meglio trovarne o farne fare uno di lana. Io me lo ero fatto fare di crine di cavallo, poi me lo hanno fatto in crine di maiale, ma direi che funziona uguale, in più se anche si sporca di pipì non rimane impregnato l'odore.

Sopra la culla o il lettino si può mettere una zanzariera, che oltre a fare il suo lavoro, contribuisce a dare una sensazione di protezione. Io avevo messo sulla culla un telo rosso e uno blu che ricreavano il colore dell'utero perchè gli antroposofi dicono che il bianco abbaglia e in effetti se stai sotto a un telo bianco col sole fai fatica a tenere gli occhi aperti.

C'è anche chi tiene i bambini nel lettone fino alle elementari. Io fino ai sei mesi, quando ciucciavano ancora la notte, li tenevo spesso a letto, ma se erano tranquilli li metevo giù.

Quando i cuccioli crescono può essere comodo anche usare un materasso per terra, noi ne abbiamo uno a una piazza e mezzo in camera di Jonas, accanto la suo lettino, se lui sta male o fatica ad addormentarsi lo usiamo anche noi, è comodo perchè poi te ne puoi tornare nel tuo letto.

Io ci tenevo ad avere lenzuola non sintetiche e non con sbiancanti coloranti e altre schifezze, dopo aver guardato un po' i prezzi del cotone biologico ho optato per lenzuola vecchie e morbide ritagliate perchè pare che dopo molti lavaggi le schifezze tossiche se ne vadano.

Per quanto riguarda i teli impermeabili da mettere nel lettino io non li ho mai usati, non solo perchè mi faceva raccapriccio la plastica e potevo contare sul crine di maiale, ma anche perchè coi pannolini moderni ( sia usa e getta che di stoffa) è difficile che fuoriesca qualcosa.



ABBIGLIAMENTO:

Comprare vestitini è abbastanza assurdo perchè non durano più di qualche settimana, averli in prestito è la cosa migliore, anche se io sono sempre molto in imbarazzo con quelli che poi devo restituire perchè ho l'ansia di rovinarli.

Bisogna stare attenti alle taglie perchè sono scritte in modo abbastanza arbitrario e se su una tutina c'è scritto “ 3 mesi”non significa che va bene per il tuo bambino di tre mesi, ma che non può più usare dopo i tre mesi perchè è già troppo piccola. Se poi usi i pannolini di stoffa bisogna arrotondare in eccesso ancora di più.

Io per Jonas ho usato body di lana ma in questi tempi va di moda dire che il bambino non va coperto troppo perchè non sa autoregolare la temperatura- il che è vero, ma proprio per questo non deve prendere freddo e si sa che la lana mantiene la temperatura del corpo e la si usa anche nel deserto. In ospedale tutti erano scandalizzati inoltre perchè dicevano che la lana può causare allergie e pizzicare ma questo non è quasi mai vero se usi lana di buona qualità e se poi fosse allergico, beh, non metterà body di lana!

Sta di fatto che tutti i neonati sudano quando mangiano e se piangono molto, ma il body di cotone resta bagnato e si raffredda addosso, invece quello di lana non si raffredda e forse è anche per questo Jonas ha preso il raffreddore solo due o tre volte in due anni.

Gli antroposofi dicono che il neonato non deve avere il collo sudato nè ha mani e piedi freddi, invece le teorie moderne sono che è normale avere mani e piedi freddi.

Un tempo si teneva sempre la testa dei neonati coperta, adesso sembra una violenza retrograda mettere una cuffietta di cotone o di lana quando la casa è molto fredda. Ale ne era orripilato, io però gliela mettevo appena mi sembrava che avesse un po' di catarro e non mi sembrava che gli desse fastidio.

Per non parlare delle fasciature che a tutti appaiono come la più atroce delle torture e Ale non poteva vederle, io però quando Jonas aveva mal di pancia ed era agitato le usavo e lui dormiva sereno per ore, perchè le fasce fanno un effetto abbraccio che ricorda il contenimento dell'utero.

Oltre ai body usavo anche le calze di lana in inverno sotto la tutina, quelle di cotone servono solo d'estate.

Per il resto i primi mesi servono solo tutine (più comode dei vestitini in due pezzi) e qualche golfino se fa proprio freddo, ma normalmente un neonato sta sotto le coperte, e anche quando lo si prende per allattarlo conviene tenerlo avvolto in una copertina.

Gli antroposofi consigliano di usare solo tessuti naturali, cioè salopette di lana in inverno, di seta nella mezza stagione e di cotone d'estate. Normalmente le tutine sono fatte di cotone e poliestere e sicuramente il cotone è trattato in modo un po' innaturale. La viscosa e il modal sono fibre sintetiche ma di origine vegetale quindi lasciano traspirare meglio.

Per motivi economici io ho usato sempre le tutine riciclate di poliestere o quel che era però credo anch’io che stare a contatto con tessuti naturali faccia parte di una educazione al tatto importante per lo sviluppo di un essere umano.

Quando diventano un po' più grandi e si muovono ne sonno scoprendosi può essere comodo un saccoapelino, cioè un sacchetto con le bretelle, che puoi anche fabbricare tu, di lana o cotone a seconda della stagione.

Inutile dire che i vestitini “normali” contengono sostanze non proprio naturali e in alcuni casi nocive, meglio lavare un paio di volte i vestiti nuovi e pure quelli in prestito per togliere tracce dei vari veleni che vengono assorbiti attraverso il contatto con la pelle, l'inalazione delle polverine e anche più direttamente se vengono ciucciati.

I vestiti “biologici” hanno il marchio fiducia nel tessile OEKO TEX.

Per alcuni bambini molto rigurgitosi servono molti bavaglini, per altri no.



IGIENE

Sul tema pannolini lavabili o usa&getta ti rimando al capitolo “la cura del bebè”.

E' comodo avere il fasciatoio in bagno, se c'è spazio, per non far prendere freddo alla creatura nei vari passaggi, si può anche usare la lavatrice come piano di appoggio, bisogna solo controllare che l'altezza sia giusta per non far venire mal di schiena.

Io avevo recuperato il fasciatoio di legno di quando ero piccola e ci avevo messo sopra gomma piuma ricoperta da quel tessuto che alcuni chiamano “mollettone” che si usa anche sotto le tovaglie con una parte plastificata e poi sopra vari teli di cotone da cambiare rimboccandoli.

La nuova moda rispetto all'igiene è di fare il bagnetto tutti i giorni.

Ma c'è qualcuno che ritiene, come me, che non ci sia tanta fretta di strigliare un neonato, basta fargli il bidè quando è necessario e anche lì non serve sempre il sapone.

Anche i body di lana glieli cambiavo dopo qualche giorno, quando cominciavano ad avere un'odore di usato, perchè i vestiti sono una seconda pelle e danno sicurezza.

Altri però preferiscono fare il bagno tutti i giorni perchè la creatura si rilassa e può anche aiutare in caso di stitichezza. Sicuramente non ci si deve sentire in colpa se non si mette in ammollo il pargolo tutti i dì, perchè è meglio fare un bagnetto con calma una volta alla settimana che 7 bagnetti obbligatori.

Per la pulizia dei bambini ci sono in vendita prodotti veramente schifosi a base di paraffinum liquidum, petrolatum e mineral oil, in parole povere: “petrolio”, in alternativa si può avvolgere il neonato in una pellicola di plastica raggiungendo gli stesi effetti, oppure limitarsi a mettere un po' di amido di mais (maizena) o di riso, con un pizzico sale integrale per fare il bagnetto e olio di mandorle dolci spremuto a freddo da mettere dopo.

Per i primi mesi il sapone serve solo per il bidè, anche per i capelli se sono pochi non serve uno shampoo.

Le saponette in generale sono meglio di bagnoschiuma perchè costano meno e si usano meno imballaggi, e poi perchè per rendere liquido il sapone bisogna aggiungere altre sostanze, oltre all'olio e alla soda caustica.

Volendo ci sono prodotti biologici in vendita, puoi controllarne i componenti dell'INCI su biodiozionario.com.

Attenzione alla lanolina che può essere presente anche nei prodotti biologici anche se in realtà è difficile che sia biologica perchè è difficile che le pecore siano trattate in modo biologico.

Per il bidè io uso un sapone alla calendula Weleda (questa marca è molto sicura) avevamo provato col sapone di Aleppo ma non manda via l'odore di cacca!

Le salviettine usa e getta, nella nostra esperienza, servono solo per i viaggi e in due anni non abbiamo ancora finito la prima scatola, conviene quindi spendere un po' di più e prenderne di buona qualità.

Le mamme davvero ecologiche usano pezzuole di cotone lavabili inumidite con olio di mandorle, di oliva o di girasole.

Le varie “creme per il cambio pannolino” spesso sono orribili, come la famosa pasta di Fissan. L'ossido di zinco è controverso perchè spesso è associato a metalli o sostanze dannose e inoltre secca la pelle.

In generale andrebbero messe creme solo in caso di arrossamento (io usavo la crema alla calendula Weleda) oppure usare olio di mandorle spremuto a freddo come prevenzione.



TRASPORTI:

Molto costoso ma comodo è il “trio” perchè sulla stessa base puoi fissare la carrozzina e l'ovetto che va bene anche per l'auto.

L'ovetto non è il massimo, nei primi mesi, se si prevedono viaggi lunghi perchè i cuccioli stanno tutti appallottolati con la testa ciondoloni, tuttavia non so se valga la pena comprare una carrozzina perchè non si usa per più di 4 mesi.

E' bello avere carrozzine e passeggini in cui mamma e bimbo si possano guardare in faccia, è più rassicurante e pure più divertente, ma sono molto rari.

Noi ci siamo fatti regalare preso in passeggino completamente reclinabile in modo da poterlo sdraiare bene ed è stato utile per metterli a dormire in giro.

Invece da quando siamo andati a vivere sui monti il passeggino non lo abbiamo mai usato, da quando riescono a barcollare su due gambe non ha senso scarrozzarli seduti!

Le apposite borse da passeggino le trovo un po' inutili, noi avevamo un fasciatoio si spugna che si chiudeva con bottoncini e diventava una borsa in cui mettere pannolini e vestitini di ricambio.

Il marsupio è comodo ma bisogna assicurarsi che il bebè abbia la schiena sorretta e non incurvata in modo innaturale né pressione su genitali ed è meglio usarlo quando è in grado di tenere su la testa da solo perchè lo sballottamento non fa certo bene alla colla vertebrale e allo sviluppo del senso dell'equilibrio.

La fascia è certo più naturale, anche se quella lunga 5 metri che mi sono cucita io poi era un po' scomoda perchè se il pupo si addormenta non te lo puoi più scrollare di dosso, invece la fascia da mettere a tracolla è più agile. Il migliore secondo me è il Mei tai, che sta addosso come uno zainetto e ci si può tenere bimbi anche fino ai 3 anni.

La sdraietta può essere utile per qualche mese perchè il baby si può guardare in giro e te lo porti dietro per la casa, ma certo avere una coperta per terra con cuscini è più meglio perchè lascia libertà di sperimentare movimenti.

Il seggiolone da tavolo non va usato finché il fruitore non è in grado di stare seduto da solo, ce ne sono di molto ingombranti con tavolino incluso, ma penso sia più comodo avere il seggiolino da attaccare al tavolo- se quest'ultimo è solido. Noi ne abbiamo uno di stoffa che si lava in lavatrice e va bene fino a due anni.

Se invece volete fare un investimento vale la pena prendere il seggiolone della Stokke, che è una sedia scala e può essere usata a tutte le età, anche da adulti, ed è un bell'oggetto.



ALLATTAMENTO:

Io mi ero costruita un cuscino per l'allattamento, una specie di serpentone che mi giravo intorno alla vita, mi sorreggeva la schiena e ci appoggiavo le braccia per allattare ( molto utile anche negli ultimi mesi di gravidanza che non ti bastano mai i cuscini per trovare una posizione comoda per dormire, e poi lo si usa da mettere intorno al pupo quando lo molli su un lettone o quando inizia a stare seduto.)

In caso di capezzoli doloranti informati su chi potrebbe prestarti i proteggi capezzoli di argento, che costano un po' ma pare facciano miracoli.

Per non sgocciolare latte dappertutto esistono in commercio coppette assorbilatte usa&getta, che oltre a inquinare contengono sostanze schifose, oppure lavabili. Se no ce le si può facilmente fabbricare ritagliando forme circolari ( tipo base di bicchiere) di un tessuto qualunque morbido e assorbente, a cui aggiungere uno strato di seta per la parte da tenere a contatto con la pelle e lana nella parte esterna. Io alla fine avevo preso un reggiseno morbido di cotone e lo mettevo sopra alla canottiera di lana perchè mi dava fastidio il cotone bagnato e freddo appiccicato al capezzolo e non avevo voglia di occuparmi anche delle coppette.

Il tiralatte conviene prenderlo al momento perchè dipende dall'uso che se ne fa, se serve per estrarre latte qualche volta alla settimana, giusto per permetterti di uscire o lavorare va benissimo quello manuale.

Il ciuccio è sconsigliato le prime settimane quando ancora il cucciolo deve capire bene come funziona la tetta perchè può creare confusione. Poi si può anche provare a proporlo ma non è detto che funzioni. Jonas me lo tirava dietro, invece per Giulia è stata una buona soluzione.

Normalmente non serve dare tisane o acqua se stai allattando quindi il biberon non dovrebbe servire se non nel caso che ti tiri il latte.



SVEZZAMENTO.

E' sconsigliato iniziare lo svezzamento prima del quinto mese. Solo verso i sei mesi, infatti, i giovani cominciano stare seduti e a mostrare interesse per il cibo.

Anche qui non servono particolari marchingegni né cibi speciali.

Anche posate e piattini infrangibili non sono urgenti finché i bimbi vengono imboccati. In generale è meglio che non abbiano troppi disegni o colori sgargianti che potrebbero disorientare.

Attenzione al marchio che garantisce la sicurezza per l'uso alimentare perchè alcuni mettono un disegnino molto simile al marchio ma con qualche piccola modifica (è il caso dei biberon Chicco, ma anche altri).

Tra i vari marchingegni per cuocere al vapore e frullare l'unico utile è il passaverdura, ma io alla fine non l'ho usato molto, frullavo tutto e basta anche se dicono che non fa bene perchè crea aria nella pancia. Io devo dire che ne ho guadagnato in buonuore e nessuno è stato male.

Per potersi portare in giro le pappe è comodo il thermos (noi in una settimana ne abbiamo rotti 3 di quelli col vetro dentro, poi ne abbiamo preso uno di metallo impossibile da spaccare)

Per bere esiste il beccuccio o tazza magica, dal qual esce l'acqua solo se viene ciucciata ed è indispensabile per i viaggi e anche la notte perchè non si rovescia. Per mangiare invece è meglio abituarsi il prima possibile al bicchiere.

Come bavaglini noi usiamo teli tipo strofinacci da annodare dietro o a cui aggiungere due nastrini tipo bavaglia, abbastanza lunghi da poterci appoggiare su la tazza col cibo e intercettare le perdite nel tragitto verso la bocca. Oppure si possono riciclare magliette da adulti annodando le maniche dietro al collo.

I vari omogeneizzati non li abbiamo mai usati perchè infondo non è così faticoso far bollire un po' di verdura e aggiungerci farine di cereali ( quelle sì che conviene comprarle biologiche anche perchè quelle classiche hanno quel sapore dolce-salato che crea assuefazione e rende tutti i cereali identici)

Quasi tutti insistono per aggiungere già dalle prime pappe liofilizzati di carne, che però per definizione non sono freschi e sono di dubbia provenienza. Ci sono molti invece che sostengono che non c'è fretta di inserire carne e pesce finché non ci sono denti adatti a mangiarla (cioè verso i due anni).



INUTILITA'

  • Possedere una bilancia per neonati non è indispensabile e anzi può essere fonte di ansia, soprattutto se si adottano tecniche ansiogene come la doppia pesata prima e dopo la poppata per vedere quanto ha mangiato la creaturina. E' sufficiente pesare i pargoli una volta alla settimana il primo mese al consultorio o in farmacia. Giulia non l'ho mai pesata dopo la nascita, ci limitavamo a contare le pieghe sulle cosce...
  • Il girello non è solo inutile ma dannoso perchè permette ai nanetti di fare cose che in realtà non si potrebbero permettere di fare, danneggiando la colonna vertebrale, riducendo la capacità di valutare le proprie forze e i propri limiti e facendo saltare tappe di sviluppo fondamentali per una crescita sana.
  • L'igienizzatore per biberon è un po' una presa in giro perchè per sterilizzare basta bollire per dieci minuti, oppure sciacquare con il bicarbonato, dopo i 6 mesi non è più necessario sterilizzare niente.
  • Le palestrine spesso sono un po' iper stimolanti con colori, suoni e materiali non naturali e inoltre si usano per poco tempo. Il box per qualcuno è comodo, noi ne avevamo uno in prestito e l'abbiamo usato solo qualche settimana, non è il massimo perchè può spingere l'infante a mettersi in piedi appoggiandosi ai bordi prima di saper stare in equilibrio accelerando i tempi naturali e aumentano il rischio di cadute.


AMARSI IN TRE




Già prima della nascita fare l'amore diventa una cosa un po' diversa.
Nei primi tre mesi di gravidanza una donna si sente già molto diversa, anche se magari gli altri non vedono grossi cambiamenti.
Di solito il corpo è come se rifiorisse e si ha più voglia di fare l'amore e in più si ha molto bisogno di essere, o per lo meno, io sentivo un grande bisogno di sapere che Ale mi amava e mi trovava bella e veramente senza di lui mi sentivo persa.
Questo può dare adito a mesi di amore intenso ma ci sono anche molti buoni ragioni che possono invece complicare le cose. A parte nausee e stanchezza abissale che ti fa addormentare alle 20 contro la tua volontà, può anche esserci il problema che non sei a tuo agio nel tuo corpo che cambia non ti fa piacere condividerlo con altri, oppure che hai paura di fare male alla creatura. Stessa cosa può capitare a lui che non sa come muoversi con un miracolo lì nel suo letto. A molte coppie capita che magari ci sia qualche minaccia di aborto -o qualche segno interpretato come tale- e per questa ragione sospendono i rapporti fino a data imprecisata (perchè non è che il giorno dopo il parto si possa riprendere come se niente fosse, anzi!). Questa scelta può essere molto dannosa per l'equilibrio della coppia, ma anche in vista del parto perchè il modo migliore per prepararsi è proprio imparare a lasciarsi andare, ad avere fiducia e confidenza col proprio corpo (e in particolare con la propria vagina) e mantenersi i muscoli tonici ma non tesi. E' normale, dopo il rapporto, che l'utero diventi duro ( all'inizio può fare un po' impressione o anche dare un lieve senso di fastidio) perchè sia l'ossitocina (l'ormone che si rilascia con l'orgasmo) che lo sperma stimolano le contrazioni uterine. Queste ultime di per sé – se non sono dolorose o prolungate e se non ci sono perdite di sangue non sono assolutamente dannose.
Pensa che quando si cerca di stimolare il parto artificialmente si iniettano proprio le stesse sostanze che si trovano nello sperma e l'ossitocina. Pare che il parto indotto non sia il massimo del divertimento perchè non rispetta i ritmi naturali e quindi è un po' meno dolce.
Non sempre ai corsi preparto lo dicono però mi sembra che sia più gradevole e conveniente stimolare il parto in maniera naturale, no?
Nel secondo trimestre in genere si ha un po' meno sonno, nausee e più energie, quindi per alcuni questo è buon momento per godersi l'amore. Qui però il corpo comincia già ad essere un po' diverso e il papà potrebbe essere a disagio, anche perchè proprio gli spazi interni sono molto cambiati, si percepisce chiaramente che lì dentro c'è qualcun altro e questo può essere imbarazzante. Inoltre, se prima si era sempre stati soddisfatti con le solite posizioni da missionario o missionaria, adesso bisogna cominciare a sbizzarrirsi un po' perchè la pancia non gradisce essere schiacciata troppo.
Nel terzo trimestre, l'ultimo, la pancia diventa proprio un ingombro che può essere molto fastidioso, non ti suggerirò posizioni perchè con la prima gravidanza ne avevamo escogitata una che con la seconda non ci piaceva e ne abbiamo cercate altre, e poi insomma è una bella ricerca no?
Comunque sia in generale a volte non si riesce a reggere ore ed ore di amplesso quindi conviene dedicarsi con cura ai preparativi per poi cominciare quando si è già a buon punto.
Rispetto alle contrazioni, che io ho avuto per tutti gli ultimi mesi (fastidiose ma non dolorose né con perdite o rilassamento del collo dell'utero, quindi non pericolose) mi era stata sconsigliata l'attività sessuale. Però siccome le contrazioni mi venivano qualunque cosa facessi, dal fare due passi, a fare la pipì e a volte anche da sdraiata a un certo ho deciso che tra una contrazione in più o una in meno non cambiava niente e che faceva sicuramente meglio a tutti continuare a fare l'amore, con cautela.
Se invece proprio non ce la si fa, o c'è un rischio oggettivo, o non se ne ha voglia, non bisogna dimenticare che ci sono molti altri modi per coccolarsi e far sentire il proprio amore all'altro e che in questa fase questi piccoli gesti sono preziosissimi!

QUANDO E' L'ORA DI ANDARE IN OSPEDALE


Nelle ultime settimane può capitarti di provare una contrazione un po' dolorosa. Ma non significa che stia iniziando il travaglio.
Puoi anche trovare nelle mutande il “tappo” di muco che si stacca dal collo dell'utero, ma anche questo non significa che di lì a poco debba iniziare il travaglio.
A volte il collo dell'utero comincia a dilatarsi leggermente, ma può rimanere in quello stato anche per un po' di giorni senza che inizi niente.
Insomma non c'è nessun modo di sapere prima quando cavolo arriverà il gran momento!
Quando finalmente iniziano le contrazioni dolorose con una certa regolarità o si perdono le acqua ancora non è il momento di precipitarsi in ospedale. Molte donne tendono a farlo ( oppure sono gli uomini che le trascinano in fretta e furia dove qualcuno può occuparsi delle loro donne e loro possono svenire sui lettini -ne ho visti un paio di futuri padri collassati nei corridoi). Ma perchè le contrazioni siano efficaci è necessario lasciarsi andare e questo può essere più difficile in un ospedale, circondati da sconosciuti che entrano ed escono visitandoti e misurandoti, quindi può capitare che la dilatazione si blocchi o addirittura scompaiano le contrazioni. Solo che a quel punto mica ti fanno tornare a casa, te ne devi stare lì con tutti che pressano e ti chiedono se vuoi qualcosa per accelerare i tempi e ti fanno mille controlli per sapere come la sta la creatura e in genere tutte queste attenzioni ansiose non aiutano a distendersi.
Siccome il travaglio, per una primipara, dura in media 8 ore (ma può anche essere 5 ore oppure arrivare fino a 12) di solito non c'è nessuna fretta. Ci si deve muovere solo quando il travaglio è ben avviato da due o tre ore, ossia quando le contrazioni durano circa 1 minuto e sono regolari, circa ogni 5 minuti e il dolore è davvero davvero forte da impedirti di fare qualunque altra cosa.
Se hai delle perdite di sangue che possono andare dal rosa pallido o al rosso bruno non ti devi preoccupare.
Non è detto che si debba rompere il sacco prima del travaglio e non è detto che se si rompono le acque poi debba iniziare subito il travaglio.
A me il sacco lo hanno rotto dopo un bel po' di tempo per velocizzare i tempi, ma chissà, forse avrei potuto aspettare e far nascere Jonas “con la camicia” cioè ancora avvolto nel sacco.
Se si perdono le acque prima del travaglio bisogna controllare che esse siano tra il rosino e il marroncino o rosso, in questo caso si può stare qualche ora a casa e telefonare in ospedale per sapere cosa fare.
Se invece le acque sono tinte, cioè sono verdine, vuol dire che la creatura non sta bene e bisogna andare subito in ospedale.