Il
mio spazio sacro principale è la mattina appena alzata, prima di
mangiare.
Questa
decisione mi è costata molto perchè io mi sveglio sempre con i
crampi per la fame, a prescindere dall'ora e dalla dose di cibo
ingerita la sera prima e tenderei a ingoiare la colazione
praticamente mentre sto ancora dormendo mentre nella testa mi
frullano scampoli di sogni, elenchi di cose più o meno fondamentali
da fare, ricordi e rimuginazioni sul giorno passato. In genere la
colazione in questo stato mi resta sullo stomaco per molte ore e mi
sento gonfia prima di essere sazia.
Ti
racconto quale è il mio nucleo inalienabile o minimo sindacale che
mi impongo, al quale poi aggiungo (quasi sempre) altre parti a
piacere:
Per
prima cosa mi metto in piedi e cerco di essere diritta e rilassata
allo stesso tempo, ricordo ai miei piedi che sono importanti e li
ringrazio (i miei piedi non sono felici di stare lì, si appoggiano
sempre come se non volessero starsene per terra) e poi cerco di
respirare senza inspirare come un mantice gonfiando il torace ma
gonfiando la pancia e facendo durare l'espirazione il più a lungo
possibile in modo da svuotarmi, rimandando l'ispirazione solo al
momento in cui è necessaria. (questa cosa dopo anni ancora non mi
viene bene, soprattutto da in piedi e appena alzata, è buffo che per
tanti sia difficile respirare bene, no?)
In
realtà a questo esercizio non dedico mai più di pochi respiri,
perchè non mi viene bene e mi stufo subito.
Per
cominciare io ho bisogno di avere una traccia da seguire senza dover
usare la testa e mettermi a inventare gli esercizi o peggio facendo
movimenti meccanici mentre con al testa sono altrove.
Allora
mi immagino di essere in Val Codera e mi metto a dire le vocali.
-
Metto le gambe e le braccia come sono le gambe della lettera A e dico
Aaaaaaaaaaaa mentre espiro.
-
Poi raccolgo le braccia come se volessi incrociarle sul petto, con le
mani verso le spalle per dire la E
(che
immagino scritta in corsivo in questo caso, infatti le braccia
rappresentano l'incrocio)
-
Mi tiro sulla punta dei piedi allungando un braccio per dire
Iiiiiiiiiiiiiiiiiiiii (tutta la sequenza la ripeto un po' di volte
per allungarmi da tutte e due le parti)
- Alzo entrambe le braccia verso l'alto, ma coi piedi ben piantati per terra e dico Uuuuuuuuuuuu
- Unisco la punta delle dita tenendo le braccia arrotondate come a sorreggere un'enorme pancia, mi appoggio sulla parte esterna del piede per formare una specie di O anche arcuando le gambe (i piedi rimangono a una certa distanza tra loro)
(Fai
attenzione ad avere le mascelle e i muscoli della bocca rilassati
mentre dici le vocali).
Ho
messo la U prima della O perchè se provi a pronunciare tutte le
vocali di fila ti accorgi che con minimi movimenti puoi passare da
una all'altra solo se sono messe in quest'ordine, dopo la O ricominci
dalla A. Provaci tu stessa, non è facile spiegarlo a parole.
Poi
ho scoperto che in varie culture, sicuramente quelle orientali ma
pure in una corrente della mistica ebraica sono attribuiti grandi
poteri alle vocali, perchè ognuna risuona in una zona diversa del
corpo e massaggia gli organi interni. Prova tu a scoprire dove
risuonano, non è facile, per aiutarti ti dico che la A è al centro,
la I è quella che risuona più in alto di tutte e la U più in
basso.
Se
appoggi la lingua sul palato metti in collegamento la linea (il
meridiano
direbbero
i cinesi) che parte dal labbro superiore e arriva fino al primo
chakra (tra l'ano e la vagina) scorrendo sulla schiena e la linea che
unisce il primo chakra con la punta della lingua.
Per
passare dalla I alla U a volte appoggio lo lingua sul palato e chiudo
la bocca... che suono ti viene?
Per
capire meglio le vocali si può cantare la canzone che ti ho scritto
prima (sulla terra bene sto) che associa ogni lettera a un elemento e
nella U li racchiude tutti.
Si
può anche danzare la canzone cercando di riprodurre col movimento i
vari elementi, ma per farlo bisogna essere molto disinibiti, essere
sicuri che nessuno ti veda e aver sperimentato un po' di movimenti
col corpo per non cadere in gesti stereotipati e rigidi.
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